Biologo Nutrizionista - Specialista in Chimica e Tecnologia Alimentari

Nutrizione in gravidanza e nell'allattamento

Le indicazioni nutrizionali di questo delicato momento devono essere finalizzate ad ottimizzare lo stato di salute della donna e quella del nascituro, quindi è molto importante focalizzare l’attenzione sulla qualità oltre che sulla quantità dei cibi, per garantire l’apporto adeguato di tutti i nutrienti, in particolare di quelli per i quali risulta aumentato il fabbisogno in gravidanza, come Proteine, Calcio, Ferro, Acido folico, Vitamina C, Vitamina D e Vitamine del gruppo B ( B1 B2 B12 ).

Una scorretta alimentazione durante la gestazione ha svantaggi per la madre e per il feto.

Dal momento del concepimento, tutto quello che necessita al feto per la crescita viene ricavato dai nutrienti assunti dalla madre. Per questo è molto importante l'alimentazione durante la gravidanza.

Nel primo trimestre, le future madri attente all'alimentazione possono contenere disturbi come nausea e vomito. Prestare attenzione all'igiene degli alimenti e sapere quali prodotti alimentari evitare riduce drasticamente il rischio di intossicazione alimentare (salmonella, listeria, toxoplasmosi).

Nel secondo trimestre, le gestanti sono a rischio di diabete gestazionale (o diabete mellito gestazionale), una patologia rilevata su circa 4 donne su 100 durante la gravidanza e che si manifesta con un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Questa patologia compare anche se la donna non ha mai sofferto prima di diabete e tende a scomparire dopo il parto, anche se rappresenta uno dei fattori di rischio per l'insorgenza di diabete in futuro. La prima cura del diabete gestazionale è di tipo alimentare.

L’aumento delle calorie da assumere in più giornalmente è modesto, più rilevante sono nell’ultimo periodo (terzo trimestre), e non deve quindi comportare cambiamenti di rilievo nelle abitudini alimentari della gestante. È importante saperlo per evitare un eccessivo aumento di peso, che deve comunque essere in relazione al peso precedente la gravidanza.

È stato infatti accertato che l’obesità in gravidanza comporta numerosi rischi anche per il bambino, tra cui la predisposizione all’obesità e al diabete. Inoltre, se durante la gravidanza si acquisiscono abitudini alimentari scorrette, con un conseguente eccessivo accumulo di peso, recuperare dopo il parto un peso accettabile può risultare molto difficile.

Peso Pregravidico Aumento di Peso 2 e 3 Trimestre Aumento Energetico/die
Sottopeso 0,5/settimana 365 Kcal/die
Normopeso 0,4/settimana 300 Kcal/die
Sovrappeso 0,3/settimana 200 Kcal/die

L' Allattamento

Dopo il parto, una dieta corretta fornisce alla madre l'energia necessaria per allattare il bambino.

Una giusta alimentazione deve essere mantenuta anche per tutta la durata dell’allattamento, poiché la nutrice deve assicurare tutti nutrienti necessari alla crescita del bambino.

Questo comporta un fabbisogno nutrizionale e calorico superiore a quello della gravidanza (500 klcal/die) fino al sesto mese, ma non bisogna commettere errori alimentari che possono ancora una volta determinare un eccessivo aumento di peso senza incrementare il valore nutrizionale del latte materno.

È presente in questa fase un’aumentata richiesta di Proteine, Calcio, Iodio, Zinco, Selenio, Vitamina A, Vitamina C, Vitamine del gruppo B.

Una dieta adatta durante l'allattamento sostiene la produzione del latte e può permettere di perdere il peso accumulato in gravidanza, senza grandi sforzi.

Corretta Alimentazione

​Molte malattie di cui soffre la società occidentale possono essere evitate seguendo una corretta alimentazione: questo non significa rinunciare ai piaceri della buona tavola, perché mangiare deve anche essere un motivo di piacere, però è importante mangiare nel modo giusto, seguire cioè un'alimentazione energeticamente adeguata e completa di tutti i nutrienti necessari alla salute.

Motivazioni al cambiamento

Per stimolare e sostenere le motivazioni di ogni mio paziente considero insostituibile il rapporto interpersonale, non solo per educare a comportamenti alimentari corretti, ma per renderli soprattutto duraturi.
Il nuovo stile di vita e le nuove abitudini alimentari non devono essere mai imposti e percepiti come una forzatura esterna o addirittura come una punizione, ma devono essere profondamente condivisi dalla persona, solo così sarà possibile mantenerli nel tempo e restare in forma per sempre.