Biologo Nutrizionista - Specialista in Chimica e Tecnologia Alimentari

allergie ed intolleranze alimentari

Le allergie alimentari sono reazioni del sistema immunitario che si manifestano subito dopo aver mangiato anche piccole quantità di un determinato cibo. I sintomi possono essere lievi (i più comuni sono: gonfiore delle vie aeree, lacrimazione, orticaria o problemi digestivi) o gravi (anafilassi o shock anafilattico nelle forme gravissime).

L'allergia alimentare viene spesso confusa con l'intolleranza alimentare, reazione che non coinvolge il sistema immunitario, quindi meno grave seppur fastidiosa.


ALLERGIE ALIMENTARI

Nel nostro Paese, quasi il 2% degli adulti e circa il 6% dei bambini manifestano allergie a particolari cibi, probabilmente anche a causa di sostanza che assumiamo quotidianamente con la nostra alimentazione.
Le reazioni di un'allergia alimentare possono avere diverse forme, interessare diverse parti del corpo e manifestarsi anche dopo diversi minuti dall'ingestione di cibo.

Spesso questo porta la persona a non identificare subito di avere un'allergia, soprattutto se i sintomi sono lievi, come formicolio o prurito senza un rash in rilievo, respiro affannoso o fiato corto, diarrea o dolore addominale; nei bambini potrebbe manifestarsi anche solo con eccessivo ed inconsolabile pianto (coliche), costipazione o tasso di crescita più basso del previsto.

Per una corretta diagnosi è necessaria un'accurata anamnesi alimentare perché le informazioni fornite dal soggetto sono importanti per richiedere i test di laboratorio specifici ed accertare la causa dell'allergia.
Se pensate di avere allergie a particolari tipi di alimenti, vi consiglio di evitare modifiche radicali alla vostra dieta o a quella del vostro bambino prima di aver parlato con un allergologo, oppure un dietologo, un nutrizionista o un dietista.

INTOLLERANZE ALIMENTARI

L'intolleranza alimentare emerge spesso con la difficoltà di digerire alcune sostanze, tuttavia non si verifica nessuna reazione del sistema immunitario come invece avviene nelle allergie.
A differenza delle allergie alimentari, un'intolleranza si manifesta diverse ore dopo aver mangiato il cibo e le quantità di cibo per provocare la reazione sono maggiori.
I sintomi più comuni sono diarrea, gonfiori e crampi allo stomaco, ma nel caso dell'intolleranza non si è mai in pericolo di vita immediato.

Le intolleranze spesso sono causate da deficit enzimatici, cioè da mancanza o da insufficienza di un determinato enzima atto a digerire o assimilare correttamente un particolare sostanza presente nell'alimento.

L'intolleranza alimentare può essere collegata anche a fattori diversi, come:

  • dieta ad alto contenuto di grassi
  • diete povere di fibre alimentari
  • elevato consumo di cibi raffinati
  • scarso apporto nutrizionale
  • assunzione irregolare del cibo
  • periodi di forte stress
  • esagerato consumo di un alimento specifico

Le intolleranze più conosciute e con maggior diffusione sono l'intolleranza al lattosio e l'intolleranza al glutine (celiachia).

Esistono attualmente moltissimi test per la diagnosi di intolleranze alimentari ma scientificamente risultano attendibili solo il breath test (lattosio) e i test per la diagnosi di celiachia.
Escludere molti alimenti dalla dieta solo in seguito al risultato di prove non validate scientificamente può causare gravi carenze nutrizionali.

È consigliabile di fronte ad una sintomatologia ascrivibile ad intolleranza alimentare rivolgersi ad una figura professionale esperta come dietista o nutrizionista per individuare insieme l’alimento responsabile, escluderlo, almeno temporaneamente dalla dieta, sostituendolo però con altri alimenti equivalenti in modo da evitare pericolosi deficit nutrizionali.

Corretta Alimentazione

​Molte malattie di cui soffre la società occidentale possono essere evitate seguendo una corretta alimentazione: questo non significa rinunciare ai piaceri della buona tavola, perché mangiare deve anche essere un motivo di piacere, però è importante mangiare nel modo giusto, seguire cioè un'alimentazione energeticamente adeguata e completa di tutti i nutrienti necessari alla salute.

Motivazioni al cambiamento

Per stimolare e sostenere le motivazioni di ogni mio paziente considero insostituibile il rapporto interpersonale, non solo per educare a comportamenti alimentari corretti, ma per renderli soprattutto duraturi.
Il nuovo stile di vita e le nuove abitudini alimentari non devono essere mai imposti e percepiti come una forzatura esterna o addirittura come una punizione, ma devono essere profondamente condivisi dalla persona, solo così sarà possibile mantenerli nel tempo e restare in forma per sempre.